Shatush: cos’è e come si realizza

Shatush

Shatush: cos’è e come si realizza

Cos’è lo Shatush e dove nasce

Lo Shatush è una tecnica relativamente nuova per schiarire i capelli, partendo dalle lunghezze fino alle punte, facendo in modo che appaiano naturali.
Devono sembrare come quelle chiome che sono state baciate dal sole e hanno acquisito quei riflessi ambrati e oro tipici dell’estate. La moda in Italia è stata lanciata dalla showgirl Belen Rodriguez che ne ha fatto sfoggio già nel 2013, quando presentò il Festival di Sanremo.

Da allora la moda dello Shatush è stata seguita da tutte le donne che amano esaltare la bellezza dei loro capelli con il biondo sfumato, seguendo i trend del momento.
Questa tendenza continua a mietere successi, tanto che ancora la sua eco non si è spenta, rendendola una delle tecniche per schiarire i capelli più richieste nel nostro salone.

Le origini dello Shatush, intese come invenzione di una nuova tecnica per esaltare la decolorazione delle lunghezze, si devono all’italiano Aldo Coppola, scomparso nel 2013 e che già nel 2001 aveva dato vita a uno stile del tutto originale.
In realtà pare che già negli anni ’60, nel mondo degli hair stylist americani che curavano le acconciature delle star di Hollywood, si fosse diffusa questa moda. Con il tempo andò scemando, per tornare oggi in tutto il suo dirompente fascino.
È curioso come lo Shatush, nato nel mondo dello star system di almeno 60 anni fa, sia oggi di nuovo sfoggiato dalle celebrity d’oltreoceano come Jessica Alba o Jennifer Lopez.

Come si esegue lo Shatush senza rovinare il capello?

Molte delle nostre clienti si chiedono come si possa eseguire lo shatush senza rovinare il capello, visto che si tratta di una decolorazione e non di una tinta.
La prima regola è quella di affidarsi a un parrucchiere competente nella scelta delle colorazioni e che abbia soprattutto una lunga esperienza, nonché il talento innato di individuare le nuance che stanno bene a ogni singola cliente.
La professionalità dell’hair stylist, unita alla scelta di prodotti di alta qualità applicati con i tempi e le quantità giuste, garantiscono un ottimo risultato.

È comunque necessario sfatare una credenza diffusa sul fatto che lo Shatush possa essere realizzato soltanto su chi ha i capelli chiari.

I dettami della moda e anche le possibilità infinite offerte da chi sa schiarire ogni tipo di chioma, consentono di ottenere la decolorazione su qualsiasi tono, anche scuro, rosso o già tinto.

La tecnica per realizzare lo Shatush è quella di dividere preventivamente i capelli in almeno 4 sezioni.
Per comodità si possono creare dei codini perché i settori siano ben distinti. Il passaggio successivo è quello della cotonatura. In caso di capelli particolarmente sottili si può utilizzare un pettine a denti stretti, altrimenti va bene anche una spazzola. È molto importante cotonarli abbondantemente in modo da ottenere un bell’effetto sfumato che cominci a una distanza di circa 8-10 cm dalle radici.

In base alle tue aspettative si possono decolorare le punte di uno o due toni, solitamente utilizzando l’ossigeno a 30 o a 20 volumi con un tempo di posa che va dai 15 ai 30 minuti.
Ecco che si ha una sfumatura soft e molto accattivante, in quanto la chioma sembra davvero il risultato di una calda estate al mare. Il prodotto schiarente si applica in modo da coprire abbondantemente le punte, mentre più ci si avvicina alle radici, più la quantità di decolorante diminuisce.

Per evitare l’effetto giallo, specie su capelli che hanno già la radice chiara, c’è un trattamento apposito per ottenere una nuance cenere molto glamour.
Per quanto riguarda i capelli scuri, rossi o castani la tecnica non cambia ed è possibile utilizzare anche tonalità fuori dagli schemi, come vedremo di seguito.
Decidiamo insieme quanto vuoi schiarire i tuoi capelli e l’intensità della gradazione tra le radici e le punte. Quando è molto accentuata preferiamo farlo in più tappe, proprio per non stressare il capello.
 
Il vantaggio di questa tecnica è che ci si libera del problema della ricrescita per almeno 3 mesi, mentre le punte potranno essere rivitalizzate da uno shampoo tonalizzante.

Le nuances più in voga

Le tonalità più in voga dello Shatush variano da quelle tradizionali ai colori azzardati, per rendere la chioma decisamente cool.
Per i capelli chiari la tendenza è quella delle punte chiarissime biondo platino, in modo da dare un effetto etereo al viso, specie se hai gli occhi chiari.
Se i tuoi capelli sono neri o castano scuro è molto gettonato lo Shatush viola o fucsia, oltre al rosso ramato, anch’esso di grande personalità. Tra i colori più richiesti c’è il blu reale, che riesce a esaltare una base nero corvino o castano cioccolato.

Nel caso tu voglia mantenere l’effetto sale e pepe ai capelli, le punte possono essere rimarcate con il nero o con il lilla, ma anche con un bianco irresistibilmente scenico.

Per i capelli rossi è molto richiesto lo Shatush ramato con riflessi fino all’arancione e oro, che esaltano il colore di base con un effetto illuminante.

Differenza tra Shatush e Balayage

A primo impatto si potrebbe pensare che non ci sia differenza tra Shatush e Balayage. In realtà le due tecniche sono diverse, sia nell’esecuzione che nella resa finale sul capello.

Per lo Shatush è necessario cotonare e dividere le ciocche, mentre con il Balayage si procede a mano libera, giocando con i tempi della tenuta in posa del decolorante da pochi minuti a mezz’ora, in base alla schiaritura che vuoi ottenere.
In questo caso puntiamo all’effetto dei chiaroscuri, in quanto la prassi vuole che si lavori solo sui capelli di superficie, mentre quelli sottostanti rimangono del colore originale.
Il risultato sulle lunghezze è comunque quello da post-vacanza al mare, molto naturale, brillante ed eterogeneo; sta a te scegliere quale tipologia di schiaritura fa al caso tuo!

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